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Il Cinespettacolo “La Storia Bandita” mette in scena uno dei capitoli più fieri e dolorosi della memoria storica lucana. Il protagonista è Carmine Crocco, personaggio della storia popolare, che a fine Ottocento guidò la rivolta dei contadini e della gente del posto contro il nuovo Governo d’Italia. Un moto ribelle scaturito dal mancato rispetto, da parte delle isituzioni, della speranza di riscatto civile suscita da Garibaldi.
 
 
Troppo spesso liquidato come episodio criminale, il brigantaggio si ispira in realtà ai più alti ideali di libertà e solidarietà. Ideali che ancora oggi echeggiano tra queste montagne, eterne testimoni dei fatti di sangue che le hanno macchiate. Una storia “minore”, forse perché storia di vinti e non vincitori, eppure non meno affascinante, non sempre spiegata dalla storiografia ufficiale alla luce delle effettive ragioni che portarono a usare la violenza per l’affermazione dei propri diritti. Una pagina difficile, per la Basilicata, e per l’intero Sud, che soltanto tra il 1861 e il 1872 costò la vita a oltre 260mila persone cadute in battaglia o condannate a morte.

Il Cinespettacolo ci porta nel cupo e affascinante mondo dei briganti, un mondo di uomini – e non criminali - con la loro umanità e le loro storie intrise di voglia di riscatto. Lo fa attraverso straordinari effetti speciali e oltre 400 figuranti in costume, all’interno di un format artistico di livello internazionale. 3000 posti a sedere e 25mila metri quadrati di palcoscenico all’aperto, nello splendido anfiteatro naturale della foresta della Grancia. Un teatro su un dorso di montagna incantevole che ha per scenografia la vegetazione e per sipario la notte.